Nell'aprile del
2020 abbiamo deciso di porre in atto un progetto che avevamo
da anni: dedicare del tempo, al di là delle serate di
pratica, per approfondire alcuni aspetti del Dhamma. Di mercoledì, ore 16,30 (poi sabato alle 17,00) su "Zoom" Stesso codice di accesso che per le serate del martedì. |
Chi è Stephen Batchelor? Nacque in Scozia nel 1953 ed è cresciuto nei dintorni di Londra. Nel 1971 andò in India, e tre anni dopo divenne monaco nella tradizione del Dalai Lama. Rimase in quella tradizione per 10 anni, poi lasciò e divenne monaco nella tradizione Son coreana. Dopo qualche anno tornò laico e sposò Martine. Profondo conoscitore dei testi, ha scritto libri di grande valore, quali "Buddhismo senza fede", "Confessioni di un ateo buddhista", e "Dopo il buddhismo". Profondo studioso dei testi canonici, cerca di collegare le antiche tradizioni del buddhismo con un Dharma contemporaneo e occidentale. Da solo o con Martine tiene seminari di meditazione e approfondimento in tutta Europa, compresa l'Italia. |
Puoi
trovare altro materiale di Stephen Batchelor a questa
pagina del sito.
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Leggi/scarica il
capitolo PDF, 12 Mb |
Dopo
un'attenta e approfondita riflessione sui rapporti che kamma
e samsara hanno in relazioneo al risveglio e alla
liberazione, Batchelor illustra la possibilità di un Dhamma,
che mantenga un suo profondo valore etico, sebbene
svincolato dalle antiche credenze metafisiche indiane, che
non condanna assolutamente, ma che ritiene forse non
adeguate per la sensibilità di molti occidentali
contemporanei
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Nota 2, pag.
241 Leggi/scarica il
sutta "A
Sivaka" PDF, 130 Kb
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Il sutta
"A Sivaca, è richiamato nel paragrafo 2, (pag. 241). Questo
sutta è poco conosciuto, ma estremamente interessante e
forse addirittura rivoluzionario. Ed è un'insegnamento del
Buddha stesso: contrariamente a quanto pensano la stragrande
maggioranza dei buddhisti, il kamma non è l'unica
motivazione di ciò che si sperimenterà in futuro, ma solo
una tra altre otto cause!
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Nota 5,
pag. 243 Nota 7, pag. 243 Leggi/scarica il sutta "Sul timore e sulla paura) - Bhayabherava Sutta NN4 PDF, 38 Kb |
(Paragrafo
3, pag. 243/244). Questo è il sutta, in cui il Buddha racconta
la fatidica notte prima del risveglio, delle veglie in cui
liberatosi dalle ultime scorie del desiderio, avversione e
ignoranza, diviene consapevole delle sue vite precedenti. E'
il sutta a cui tutti i buddhisti si riferiscono per attestare
la veridicità della trasmigrazione, avendo il sigillo del
Buddha. |
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Relativo
a nota 5, pag. 243 Leggi/scarica
"I quattro Jhana" PDF,
65 Kb |
I
quattro Jhana, o quattro assorbimenti, (paragrafo 3, pag. 243)
sono relativi alla notte dopo la quale Siddhartha Gautama
raggiunse il risveglio: nelle prime veglie, prima raggiunse la
capacità di vedere le sue vite precedenti, poi quelle degli
altri esseri. Ma era una qualità comune anche adi asceti di
altre tradizioni. Sono veramente qualità intrinsecamente
collegate e necessarie per il risveglio del Buddha? |
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Nota
6, pag. 243 Leggi/scarica il sutta "Divorato" Khajjanija Sutta SN22:79 PDF, 75 Kb |
(Paragrafo
3, pag. 243/244). In questo sutta, anch'esso parzialmente
relativo alle esperienze delle vite precedenti, il Buddha
ritorna su un concetto ribadito in molti altri discorsi, e
quindi fondamentale: per non cadere nella dolorosa catena
delle rinascite, il praticante deve ricordarsi che tutti gli
skanda sono dolorosi e impermanenti, e quindi per raggiungere
la liberazione, non deve attaccarsi ad essi. |
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Nota
9, pag. 244 Leggi il sutta "La vita santa", Ariyapariyesana sutta, l MN, 26 |
Il
Buddha racconta che in una sua vita precedente, non
perfettamente risvegliato, anelava anch'esso agli oggetti che
portano alla rinascita, ovvero alla vita non-santa. Dopo il
risveglio, abbandonò tutto ciò che porta alla rinascita,
realizzando la vita santa. |
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Nota
13, pag. 243 Leggi il sutta "il contadino", Kassaka sutta, SN4:19 |
Il Buddha a colloquio con il suo alterego Mara, camuffato da contadino, il quale afferma che sua è "la vista, l'udito..." e chi ragiona in questo modo, cade inevitabilmente in suo potere. | |
Nota
15, pag. 251 Leggi il sutta "La città", Nagara sutta, SN 12:65 |
Il Buddha paragona l'ottuplice sentiero, una vecchia via da lui riscopreta, a una antica capitale perduta nella foresta. Chi la riscoprì, andò dal re e gli suggerì di ricostruirla e ridargli vita. | |
Nota
18, pag. 253 Leggi il sutta Pathama Kamabhu, SN41.5 Leggi il sutta Godatta sutta, SN 41.7 |
Questi sutta purtroppo non sono stati ancora tradotti in italiano. La versione inglese si trova sul sito "access to insight" | |
Nota
19, pag. 253 Leggi il sutta "A Vacchagotta", Vacchagotta sutta, MN, 73 |
Il
monaco Vacchagotta, curioso e diffidente, chiede al Buddha se
seguendo i suoi insegnamenti, qualche discepolo ha raggiunto
il risveglio. Il Budda gli risponde che un grance numero di
discepoli, monaci e laici, maschi e femmine, hanno raggiunto
la meta della liberazione. |
Discorsi di StephenBatchelor collegati |
21 nov.2012: Il DNA
del Buddhismo - Parte
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