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La pratica dei 5 tibetani

A volte chi pratica la meditazione si dimentica di avere un corpo, che ha la stessa importanza dell'ascolto del respiro e della mente. Il Buddha ci insegna la "via di mezzo", che non privilegia un aspetto rispetto ad un altro, come la mente rispetto al corpo. Allora proponiamo questa sequenza tradizionale, semplice e alla portata di tutti.

Sequenza dei cinque tibetani. Questa pratica appartiene alla tradizione dei monaci tibetani, che trascorrendo tante ore in meditazione seduta o a studiare, e avevano bisogno di prendersi cura del loro corpo con opportuni movimenti, che loro chiamavano "riti". Si basano sul principio di attivare i principali chakra, chiamati anche "ruote" o "vortici". Essi sono guidati dal respiro, che liberano la mente e il corpo dalle tossine, cause inevitabili dell'invecchiamento,e sono quindi esercizi utili per mantenersi giovani e pieni di vitalità, qualunque sia l'età anagrafica.

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Buona pratica a tutti!